il romanzo è ambientato a Milano in un futuro distopico ed indefinito, ma sicuramente lontano
i protagonisti sono sia umani che sintetici e si trovano a lottare contro un sistema corrotto e succube
delle multinazionali
questa è la base di partenza da cui sono nate le scelte progettuali:
attribuire
un titolo visivo ad ogni capitolo, in particolare una fotografia che ritraesse il punto di vista
della protagonista durante un passaggio cruciale del capitolo
assegnare due font diverse ad umani
e sintetici, in modo da fornire al lettore un aiuto durante lo svolgimento dell'intreccio
realizzare
la copertina in modo da trasmettere, attraverso la vista ed il tatto, l'effetto "rumore televisivo" e,
per coerenza progettuale, realizzare i lettering di autrice e titolo come la numerazione dei capitoli,
in cui si utilizza il font Harbour in outline sopra ad una fotografia
stampare su una carta che fosse
il giusto compromesso tra resa cromatica delle fotografie e grammatura leggera ottimale per
la lettura
rilegare con una brossura a filo refe, in modo da rendere fruibili al massimo testi
ed elementi fotografici